“I nodi stanno venendo al pettine. Adesso i lavoratori non vaccinati non possono più entrare in ospedale quando, invece, fino a poco tempo fa potevano farlo, nessuno si era interessato seriamente al problema e i controlli erano risibili”- dichiara Mauro Giuliattini, reggente regionale CISL Funzione Pubblica. “Ora siamo arrivati al momento critico e non solo, oltre al danno pure la beffa, perché chi lavora regolarmente subirà carichi maggiori e turni ancor più massacranti, dopo tutto quello che ha dovuto sopportare in quasi due anni di emergenza, con aumento di infortuni e malattie professionali”.
Per il reggente regionale la colpa è da imputare alla Regione e all’Assessorato rei di non aver previsto la criticità: “Nonostante più volte CISL FP regionale e le sue federazioni locali avessero per tempo sollevato il problema non ci sono state né risposte né interessamenti. Una direttiva inviata a tutti i direttori generali delle Asl per sostituire i non vaccinati con lavoratori interinali o a tempo determinato non ha prodotto alcunché”.
L’impatto sui lavoratori e sui servizi rischia di essere elevato ed è necessario intervenire immediatamente: “Per questo – aggiunge Giuliattini – chiediamo un monitoraggio costante dei dati sui sospesi no vax, sui lavoratori sospesi perché sprovvisti di green pass e sulle malattie in modo da cercare di far fronte a questa ennesima emergenza ma anche e soprattutto quelle assunzioni che stiamo aspettando da tempo”.
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