"Siamo molto indignati", scrive il coordinatore provinciale e membro esecutivo nazionale del partito Domenico Capezzoli. "Ieri la quarta sezione penale della Cassazione, tramite sentenza ha deciso che l’omicidio colposo plurimo è prescritto per tutti gli imputati e che il processo, per il solo disastro ferroviario, riparte dalla corte di Appello". "Constatiamo con rammarico - prosegue l'esponente dell'Italia dei Valori - che giustizia non è stata fatta e si allungano le sorti del processo. Ricordiamo che nella notte del 29 giugno 2009, persero la vita 32 persone e un intero quartiere venne distrutto dalle fiamme sprigionate dalla cisterna carica di gpl che è esplosa dopo il deragliamento del treno merci. Questa sentenza è indegna e non rispetta le vittime ma soprattutto i familiari che giustamente vogliono giustizia. Questa è una ferita aperta che sarà difficile chiudere, perchè ce la ricorderemo per sempre. Attendiamo di leggere il dispositivo della sentenza e poi insieme al nostro segretario nazionale Ignazio Messina, al coordinatore regionale Paolo Fidanzi e la coordinatrice regionale delle donne Silvia Guidi decideremo che iniziative intraprendere". "Alla luce di ciò - conclude Capezzoli - occorre una riforma della giustizia, che il Parlamento ha il dovere di fare, non è accettabile che un processo duri tanti anni per poi arrivare al nulla di fatto. Vergogna."
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